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lunedì 20 luglio 2009

Quando inizierà la ripresa? Mai

I cosiddetti "germogli verdi" della ripresa si stanno incenerendo al cocente sole dell'estate. Di fatto tutto il dibattito sul quando e come inizierà una ripresa è mal formulata.
Da una parte ci sono i sostenitori della crisi a forma di V che guardano indietro alle precedenti recessioni e concludono più rapidamente scende un'economia e più rapidamente essa torna in carreggiata. E poichè questa economia è precipitata repentinamente, si aspettano che torni in vita rapidamente l'anno prossimo. Da qui la forma a V.Sfortunatamente, i sostenitori della crisi a forma di V guardano indietro alle recessioni sbagliate. Focalizzatevi su quelle che sono iniziate con l'esplosione di una gigantesca bolla speculativa e vedrete solo lente riprese. La ragione è che il valore degli asset quando toccano il fondo sono così bassi che la fiducia degli investitori recupera solo gradualmente.E' qui che entrano in gioco i più lucidi sostenitori della forma a U che prevedono un recupero più graduale, in quanto gli investitori tornano più lentamente con prudenza nel mercato.Personalmente non sto con nessuna delle due fazioni. In una recessione profonda come questa, la ripresa non dipende dagli investitori. Dipende dai consumatori che, oltre tutto, rappresentano il 70% dell'economia americana. E questa volta i consumatori sono stati colpiti davvero duramente. Finchè i consumatori non ricominciano a spendere, vi potete dimenticare qualsiasi ripresa, a forma di V o U che sia.Il problema è che i consumatori non riprenderanno a spendere finchè non avranno soldi in tasca e non si sentiranno ragionevolmente tranquilli. Ma ora non hanno denaro, ed è difficile vedere da dove potrà venire. Non possono indebitarsi. Le loro case valgono una frazione di quanto valevano in precedenza, perciò dite addio a mutui e rifinanziamenti. Uno su dieci proprietari di case è sott'acqua -- avendo debiti sulla casa per un valore superiore a quello della casa. La disoccupazione continua a salire, e il numero delle ore lavorate continua a diminuire. Quelli che possono risparmiano. Quelli che non possono resistono, come è inevitabile.Alla fine i consumatori cambieranno le loro auto e gli elettrodomestici usurati, ma una ripresa non può basarsi sul ricambio. Non aspettatevi molti più commerci senza tanti consumatori desiderosi di nuovi prodotti. E non contate sulle esportazioni. L'economia globale si stà contraendo.La mia previsione, allora? Non una V, non una U. Ma una X. Questa economia non riesce a tornare in carreggiata perché la strada sulla quale siamo stati per anni -- caratterizzata da salari medi piatti o in diminuzione, debito dei consumatori montante, e crescente insicurezza, per non parlare dell'aumento di anidride carbonica nell'atmosfera -- semplicemente non può più essere percorsa. La X segna una strada nuova di zecca -- una nuova economia. A cosa assomiglierà? Nessuno lo sa. Tutto quello che sappiamo è che l’attuale economia non riesce a "recuperare" perché non può tornare al punto in cui era prima di schiantarsi. Perciò invece di domandarci quando inizierà la ripresa, dovremmo chiederci quando e come inizierà la nuova economia.



(Tratto da Robert Reich's Blog)

1 commento:

BEn ha detto...

e se invece dovessimo chiederci come farla iniziare? se non possiamo utilizzare i modelli che conosciamo, che traccia dobbiamo seguire? Se il grosso della ripresa dipende dalla fiducia dei consumatori quest'articolo è scritto da uno che vuole sparare sulla croce rossa. o significa che dobbiamo trovare un modo diverso e nuovo di consumare?! Oggi parlando con un cliente nell'edilizia è emersa la possibilità di risollevarsi seguendo il modello innovativo delle case Klima, dell'edilizia eco-compatibile ecc. Ma non c'è nulla di nuovo, sono percorsi di crescita tecnologica all'interno di un selciato che è costituito dalle esperienze passate. Dalla consapevolezza acquisita che chi si distingue riesce a creare un gap rispetto alla concorrenza, che gli permette di vincere sul mercato, forse anche fino alla crisi successiva.