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mercoledì 26 maggio 2010

La "macelleria sociale"? Non esiste


di Stefano Lorenzetto

La manovra spaventa e l’opposizione ci marcia, ma chi vuole davvero lavorare ne ha l’opportunità. Un esempio? Due milioni di italiani si dichiarano disoccupati, ma un terzo degli infermieri è straniero.

Qui volano i coltelli e prima o dopo finisce che ce ne ritroviamo uno conficcato fra le scapole. In principio era la «macelleria messicana», espressione che molti attribuiscono erroneamente a Indro Montanelli e che invece fu coniata da Ferruccio Parri per descrivere la scena dei corpi straziati di Benito Mussolini e Claretta Petacci appesi a testa in giù a piazzale Loreto. Da qualche giorno è stata aperta la «macelleria sociale», con riferimento ai tagli previsti dalla manovra finanziaria. Spiace rilevarlo, ma allo squartamento ha contribuito anche il presidente del Consiglio, quando ha dichiarato: «Non uno dei fantasiosi provvedimenti di macelleria sociale di cui si legge su certa stampa in questi giorni risponde al vero» (Ansa, 22 maggio, ore 13.47).

lunedì 24 maggio 2010

...SENZA PAROLE...



venerdì 7 maggio 2010

Una lunga crisi che nasconde e giustifica molte inadeguatezze: Analisi e Strategie d'Uscita


di Maurizio Siciliano

La scorsa settimana sul nostro Blog è stato pubblicato un articolo interessante a firma Doctor Who dal titolo (capitani coraggiosi, armiamoci e partite), piuttosto polemico, appunto, verso una classe imprenditoriale spesso definita incapace. La tesi esposta è condivisibile e riconducibile anche ai motivi fondamentali per cui oggi la durata media della vita delle aziende è bassissima.
Secondo una ricerca della Royal Dutch Shell del 1983, condotta sulla lista Fortune delle prime 500 multinazionali al mondo, poche grandi imprese vivevano oltre i 40 anni. Oggi, alla luce dei recenti sconvolgimenti finanziari in ambito globale, il dato di cui sopra è notevolmente peggiorato e per quanto riguarda le piccole e medie aziende italiane è diventato preoccupante.
Conosciamo tutti il ciclo di vita di un impresa: start up, fase di break even, momento di massimo sviluppo dell'attività a cui segue inesorabile una fase calante, prima impercettibile e successivamente inarrestabile. Quando ci si rende conto della situazione il ritardo accumulato è spesso irrecuperabile. Nel momento della discesa è difficile trovare le energie per invertire la tendenza e quando ci si trova di fronte a risultati fortemente negativi e a conseguenti crisi finanziarie, ci si deve affidare a soluzioni di Tourn-around che non sempre sono sufficienti e quindi l'azienda lentamente, e agonicamente, muore.