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lunedì 25 ottobre 2010

Le amnesie strategiche di Marchionne….


di Geronimo

Oggi i giornali sono pieni di commenti sulle ultime parole pronunciate dall’ AD Fiat alla trasmissione “Che tempo che fa” di Fabio Fazio, uno dei più pagati personaggi Rai, francamente del tutto inadeguato ( o volutamente tale) nella circostanza. “Senza l’Italia faremmo di più. Neanche un euro dell’utile 2010 viene da stabilimenti nazionali”. Queste le epiche parole del manager col pullover…Ebbeh!? Che sarà mai!? Sarà colpa degli italiani se la FIAT produce veicoli che nessuno compera?! Chi vogliamo incolpare ( magari Berlusconi…) se le nostre strade sono piene di Audi e BMW?! Mi ricordo male o erano italiani i soldi che i Governi di ogni colore hanno elargito alla real casa savoiarda, tra incentivi e cassa integrazione?! Ed erano italiane le banche che nel 2005 convertirono i cospicui loro crediti in azioni FIAT?! Ed erano delle finanziarie della famiglia Agnelli le discutibili operazioni finanziarie di quegli anni, p. esempio col Lussemburgo?! E vogliamo ricordare le vicissitudini inerenti all’ eredità del compianto Avvocato e l’ingente patrimonio costituito all’ estero?!

La FIAT è ancora un’ azienda che fa auto?! O cerca finanziamenti statali?! Visti i pochi progetti d’ investimento su nuovi modelli e l’ orgasmo mediatico dello sbarco negli USA della decotta Chrysler, con una dotazione statale di 7.5 miliardi, propenderei per la seconda ipotesi; considerando anche le ipotesi di apertura in Serbia anch’esse sovvenzionate dallo Stato Serbo, il dubbio comincia a diventare certezza. A quando un bel finanziamento per tenere aperto Termini Imerese e qualche altro stabilimento “che non produce utili”?!

Questi sarebbero i nostri grandi manager. I modelli di riferimento. I guru che facciamo studiare nelle nostre business school…Ah, dimenticavo: forse ormai persuaso che il popolo che guarda la tv sia lobotomizzato, il “canadese” ha detto che lui non pensa alla politica. E’ un metalmeccanico!! Infatti, si sa che è pieno di tute blu che siedono nel board dell’ UBS… Questa è la classe dirigente che abbiamo. Il nostro destino sembra segnato…

4 commenti:

Gandalf ha detto...

In effetti a volte sembra di vivere in un altro paese...A questo proposito trovo interessante, per integrare l' argomento, questo articolo pubblicato su Il Giornale di oggi:

http://www.ilgiornale.it/economia/ecco_chi_ha_dato_100_miliardi_euro_fiat/prodi-lingotto-dalema-marchionne-andreotti-fiat/27-10-2010/articolo-id=482969-page=0-comments=1

Pinopi ha detto...

Beh! ogni cosa la si può osservare da varie angolazioni: per quanto riguarda FIAT non dimentichiamo che non sapendo più cosa farsene di aziende come Lancia, Alfa Romeo ed Autobianchi (che piene di debiti e senza prospettive com'erano per il mercato in quel momento valevano meno di zero)lo Stato -non potendole chiudere e mandare a casa migliaia di dipendenti- le ha scaricate sul groppone di FIAT chiedendo di vedere un po' cosa se ne può fare...
Come si vede oggi, FIAT il problema non l'ha ancora risolto a causa delle rigidità del lavoro solamente italiane.
La Germania le ha risolte, ha conquistato il conquistabile con i suoi prodotti e non sembra che abbia schiavizzato i lavoratori dipendenti.
Io dico che Marchionne sta rischiando una brutta figura soprattutto con gli azionisti di FIAT ed ha tutta la mia comprensione per il coraggio di scommettere sul futuro dell'Azienda in Italia.

Anche per i capitali all'estero occorre capire perchè la gente teme di tenerli in Italia: purtroppo la situazione tra il '68 ed oggi nella sostanza non è molto cambiata. Non dimentichiamo la lotta contro il capitale e la legittimità della sua esistenza, della necessità che debba avere una giusta remunerazione, della lotta contro i "padroni", i capi, il sistema; ricordiamo le scorrerie all'interno delle Aziende, i danneggiamenti, le gambizzazioni, gli omicidi, il fiancheggiamento al terrorismo, la mancanza di democrazia nelle assemblee di fabbrica, la mancanza del riconoscimento del merito sul posto di lavoro, l'impossibilità di poter ristrutturare aziende che ne avevano bisogno (Falck), ammazzamento delle persone che si ponevano il problema di farlo, e via di questo passo.
Non è che la situazione sia cambiata di molto, vedasi gli omicidi dei giuslavoristi e le minacce a quelli che ancora in vita cercano una soluzione possibile ai conflitti, per cui credo che la ripartizione del rischio Paese consigli ancora oggi di ripartire e delocalizzare non solo i grandi capitali ma anche i risparmi familiari in Paesi meno caotici e rapaci del nostro.
La qualità e lo spessore dei nostri politici, nessuna parte escluso, consiglia di stare al riparo.
Pinopi

Doctor Who ha detto...

Beh caro Pinopi,
sulla storia dell' Alfa Romeo non hai le idee molto chiare: lo Stato la vendette a FIAT rinunciando ad un' offerta decisamente più alta della FORD...una delle tante privatizzazioni "geniali" del nostro R. Prodi, sulle quali sorvolo....Lancia e autobianchi, invece furono acquistate da privati e la Lancia era un marchio all' avanguardia per la proposizione dei modelli...
La Germania non ha proprio schiavizzato i dipendenti, visto che sono tra i più pagati del continente...Mica Marchionne li vuole pagare di più i suoi...li vuole solo spremere uguale con la compiacenza dello Stato...
Dal '68 ad oggi invece è cambiato molto, se non altro a livello tecnologico e il fatto di potersi confrontare su questa "agorà" mediatica la dice lunga...
Quello che è peggiorato è il livello della nostra classe politica, che comunque è specchio della società civile caro Pinopi...
In sostanza se il livello di preparazione che esprimi è quello del tuo post, non è che possiamo stare allegri per la classe politica del futuro!!!
Studia ed approfondisci di più: i tuoi giudizi saranno certamente più calzanti e tutti contribuiremo a migliorare la nostra classe olitice e dirigente, che probabilmente si appresta ad essere commissariate da un altro esponente della Goldman Sachs....

pinopi ha detto...

Dopo qualche tempo... torno a rileggere queste righe e mi sorprende un po' la reazione (un po' scomposta, per la verità) del doctor Who, di cui condivido molto di quanto scrive, ma niente di quanto ha risposto in questo caso.
Forse non ho espresso bene il mio punto di vista? Forse è stato interpretato come contrario a quanto scritto dal doctor? Niente di più sbagliato: Era solo un PUNTO DI VISTA DIVERSO (nel senso che l'angolazione è diversa, non necessariamente contraria). O forse la lingua italiana la si può interpretare a piacere? Probabilmente non avrò la sua preparazione in materia, ma che valore hanno aziende che perdono miliardi di lire? Aziende con un gran nome ma senza prospettive? Per me zero lire (salvo il valore del nome). Il governo socialistoide le ha regalate alla FIAT perchè erano troppo grosse per lasciarle chiudere e negli anni a seguire in vario modo ha aiutato la FIAT a mantenerle in vita. Non ha venduto l'Alfa Romeo alla Ford per lo stesso motivo che non si è venduta Alitalia ad Air France.
Marchionne HA EREDITATO questa situazione e cerca una via d'uscita che non sia la chiusura di questa FIAT che sembra votata a non fare più auto.
Io mi sono messo nei panni di Marchionne e mi sono chiesto se è normale rischiare nuovi investimenti con il 40% e più di dipendenti che non è daccordo di lavorare alla notte ed alla domenica se dovesse servire, che segue una FIOM che è sempre stata la bandiera dei pigri, degli scansafatiche, dell'appiattimento retributivo, del disconoscimento del merito (checchè ne dica oggi la Camusso), della lotta contro i capi, i padroni, che è contraria alle ristrutturazioni, alla mobilità, alle via d'uscita suggerite dai giuslavoristi, ecc..
In sostanza Marchionne chiede che anche in Italia con grave ritardo si possa fare ciò che si fa in Germania con ottimi risultati da dieci anni. Io ho girato qualche grosso stabilimento metalmeccanico in Germania (anche ex RDT)e le assicuro che non si vedono capannelli alle macchine del caffè che parlano di calcio; le garantisco che sette minuti per il caffè o il panino sono sette minuti, senza bisogno che qualcuno intervenga per farli rispettare; 30 min. di mensa sono 30 min. Le probabilmente non ha mai visto dall'interno uno stabilimento metalmeccanico italiano. E se lo ha visto, lo ha visto passando tra le striscie gialle riservate alle visite degli ospiti.
Ma cosa ha capito del mio scritto: che la Germania ha schiavizzato i lavoratori?? Ma si rilegga bene il mio scritto senza supponenza preconcetta.
Le sue critiche alla Fiat sono tutte condivisibili, MA A QUESTO PUNTO COSA FACCIAMO? Cosa possiamo pretendere da Marchionne che subentra ora? se il compito che ha è di far ripartire un'azienda decotta?? con debiti?? senza progetti spendibili subito?? che deve cercare chi gli presta i soldi sulla fiducia?? per rilanciare i nuovi modelli (ammesso che ci siano)??
L'Autobianchi e la Lancia acquistata da privati?? Mi giunge nuova! Io ho lavorato a venti metri dal muro di cinta di uno stabilimento Lancia e le assicuro che la proprietà della Lancia è passata direttamente alla Fiat senza altri privati in mezzo: l'auto Fulvia è stata costruita dalla Lancia e dalla Lancia passata alla Fiat. I camion Esadelta ed Esagamma sono stati costruiti dalla Lancia e non più costruiti col passaggio alla Fiat.
Per la differenza di stipendio tra italiani e tedeschi ne parleremo quando l'italiano medio dipendente della grossa industria saprà essere serio e responsabile come quello tedesco. Quando il costo dello stato, della giustizia e di tutto il baraccone che chi produce deve mantenere con la differenza tra stipendio lordo e netto saranno confrontabili.
Anche l'imprenditore avrà le sue colpe, ma ne parleremo dopo. Dopo.

Cordialità.