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giovedì 23 aprile 2009

...Sulla crisi economica

Non se ne può più di tutto questo gran scrivere e parlare sulla crisi. Di economisti-veggenti che fino ad oggi non ne hanno azzeccata una e si esercitano sugli scenari apocalittici o meno prossimi a venire e/o su improbabili cambi epocali. Ma dove erano tutti questi quando la Lheman Brothers è saltata per aria con tanto di ipervalutazioni delle agenzie di rating?! Alcuni di questi economisti-stregoni hanno ammesso candidamente "Mi sono fatto la reputazione di indovino dell’economia. Nel marzo scorso ho previsto che l’economia sarebbe precipitata nel baratro da lì a sei mesi. E sei mesi dopo così è stato. Come facevo a saperlo? Ve lo dirò più avanti. In questo momento, prevedo che l’economia sarà in via di guarigione nel secondo trimestre dell’anno prossimo… Sono queste le mie previsioni per la ripresa. E ricordate con quanta esattezza ho annunciato il disastro. Ma devo ammetterlo: da cinque anni andavo ripetendo che l’economia sarebbe crollata nel giro di sei mesi (R. Reich sul Corriere della Sera del 19 u.s)".Alla fine questa crisi è come una gara di boxe e in questa definizione concordo con Luca Di Montezemolo," chi rimarrà in piedi alla fine avrà vinto". La verità è che per chi è abituato a lavorare con grande impegno e serietà, chi tutti i giorni pensa a qualcosa di nuovo per la sua azienda e per i clienti, chi si confronta e si mette in discussione, chi è abituato ad intessere con i clienti rapporti basati su risultati e sul valore creato, per chi ogni giorno lavora con grande passione questa crisi non può che essere un incubatore di opportunità. Per dirla con Einstein "...Parlare della crisi significa promuoverla e non nominarla vuol dire esaltare il conformismo. Invece di ciò dobbiamo lavorare duro.Terminiamo definitivamente con l' unica crisi che ci minaccia, cioè la tragedia di non voler lottare per superarla". Buon duro lavoro a tutti.


MS

2 commenti:

Anonimo ha detto...

E' vera crisi!
Ho avuto ieri la prova tangibile ed inconfutabile di quanto questa crisi sia profonda, radicata nel sistema, irrisolvibile. E non mi riferisco certo a quei parametri tipo inflazione, consumi, calo del potere d'acquisto, recessione.. tse'! Quella è robetta per professorini in ciabatte e vestaglia! Io ho ben altre prove per le mani.
Il mio parametro inconfutabile, il vero termometro dell'economia mondiale è "Danilo - carrozzeria Viola". L'altra sera sono passato davanti al suo negozio, dove sono esposti graziosi calendari con le peggio zoccole leggiadre fanciulle. Ebbene, le tette di Miss Febbraio saranno più piccole del 17-18% rispetto a miss Gennaio.
Come diceva mia nonna "quando la tetta cala non c'è speranza!" E' crisi vera!

Anonimo ha detto...

Allora quelle dell' ultimo Grande Fratello le consideriamo fuori crisi?! Certo le "seghe mentali" aumentano. Sarà un segno anche questo?! Mah...
Mr Bean