Claudio Fernández-Aráoz è secondo Business Week tra gli headhunter più influenti al mondo ed è l'autore di un libro molto acclamato, Great People Decisions, apprezzato anche da Jack Welch e Jim Collins.
Durante gli ultimi 12 mesi ho viaggiato l'equivalente di 10 volte il giro del mondo, circa la distanza tra terra e luna, partecipando a incontri, congressi, eventi e conferenze nelle quali ho affrontato la tematica dell'importanza delle persone...
Sono stato intervistato da centinaia di giornalisti, e ho affrontato l'argomento con migliaia di senior executive provenienti dai più differenti contesti aziendali, dalle realtà multinazionali di grande successo, alle aziende a gestione familiare, alle aziende neonate fino ad arrivare ai governi più progressisti del mondo. Dalla Cina agli Stati Uniti, dall'India all'Europa, in dozzine di paesi, ho trovato lo stesso schema: da una parte, c'è un diffuso consenso sull'importanza cruciale di scegliere le persone migliori, mentre dall'altra ognuno di noi è perfettamente consapevole di quanto sia difficile e per la maggior parte non sa come farlo.
Perché scegliere le persone giuste conta così tanto
Puntare su persone straordinarie è di vitale importanza per il successo della nostra carriera, perché una volta che si diventa manager tutto dipende dalle persone che abbiamo scelto: i nostri risultati, le nostre performance, i nostri rischi, perfino le nostre chance di venire promossi.
Come ha recentemente sottolineato Jeff Bezos, le questioni cruciali circa la nostra carriera sono di diversi tipi: inizialmente riguardano il come fare il nostro lavoro, poi, man mano che avanziamo, riguardano il cosa, cioè in quale tipo di business vogliamo essere; e una volta che la nostra vita professionale è ben avviata come manager o executive, l'attenzione passa sul chi. Chi saranno le persone che mi aiuteranno ad identificare in quali aziende essere, e come gestirle con successo?
Come dimostrato da Jim Collins, puntare sulle persone è condizione fondamentale per creare grandezza durevole. E come peraltro dimostrato dalle migliori ricerche, è anche l'elemento più significativo da controllare che ha un impatto misurabile sul valore dell'organizzazione.
In alcuni contesti, la semplice scelta del CEO può spiegare fino al 40% delle variazioni nel valore aziendale. Perché è così? Una spiegazione è perché gli incarichi ad alto livello sono molto spesso complicati. Inoltre, più complesso è il lavoro, maggiore sarà la differenza tra le performance medie e quelle eccellenti. In media, un lavoratore eccezionale in una catena di montaggio è il 40% più produttivo dei suoi pari. Quando però si passa a lavori molto complicati come programmatori informatici o account manager in aziende di servizi professionali, un manager eccezionale è anche 1.000% delle volte più bravo di un lavoratore medio.
Se questo è sempre stato il caso, scegliere le giuste persone è diventato sempre più importante, e per due ragioni: la prima, il 70% del valore delle società moderne sono beni intangibili. E questi riguardano le persone. La seconda ragione è che, in un contesto sempre più instabile, le abilità richieste possono cambiare repentinamente mentre la frequenza e l'urgenza delle decisioni critiche aumenta in maniera esponenziale.
Qui c'è la buona notizia: contesti economici instabili rappresentano un'opportunità unica per investire nei talenti giusti. In situazioni economiche incerte, alcuni talenti eccezionali possono diventare disponibili. Tuttavia i compensi tendono a diminuire. Quando l'impatto del talento è più significativo del normale, i manager e le organizzazioni intelligenti possono raggiungere il massimo ritorno possibile in materia di talento.
Perché sono così difficili
Mentre investire nei migliori talenti è una priorità urgente (nonché di enorme profitto) nel contesto attuale, sfortunatamente non siamo ben preparati per prendere decisioni in merito ai veri talenti.
Prima di tutto, il nostro hardware è obsoleto: il problema principale è che stiamo chiedendo ad "una vecchia mente" di fare un lavoro nuovo. Le nostre menti cablate - disegnate per aiutarci a sopravvivere come cacciatori- raccoglitori nomadi - non si adattano bene alle nostre sfide presenti.
In particolare, una serie di pregiudizi emozionali, nascosti nel profondo del nostro subconscio, lavorano contro di noi, e sfortunatamente, incidono sulle decisioni che prendiamo in materia di persone. Per esempio, a causa delle nostre menti inquadrate in maniera difficile, procrastiniamo molto quando si tratta delle persone. Esageriamo i rischi del cambiamento e sottovalutiamo il costo dell'opportunità dello status quo. Anche quando agiamo, spesso giudichiamo in maniera affrettata. Ricerche nel campo delle neuroscienze rivelano che la prima impressione che abbiamo di una persona che ci troviamo di fronte prende vita alla velocità della luce - nell'ordine di un ventesimo di secondo - ma sfortunatamente, quel tipo di impressioni sono troppo affrettate e sono prive di giudizio. Ad un livello più conscio, tendiamo a dare fin troppo valore a brand e marche (come background scolastico o convinzioni politiche) e decisamente troppo poco alla sostanza.
Allo stesso modo, il nostro software è anche obsoleto. Si considerino per esempio i curricula scolastici moderni, anche quelli per MBA. Si spendono anni studiando finanza, contabilità, marketing, operazioni e persino strategia. Quanto tempo dedichiamo all'acquisizione di abilità pratiche che ci permettano di prendere le giuste decisioni sulle persone? Solitamente non dedichiamo assolutamente tempo a tale attività. Il nostro sistema educativo ha un buco nero totale a tal riguardo, nonostante, per dirla alla Jack Welch, "assumere le persone è dannatamente difficile".
Cosa fare
Per prendere le giuste decisioni in materia di assunzione del personale nel presente contesto, possono essere utili queste dieci raccomandazioni specifiche:
1. Prendere coscienza della necessità di agire: ricorda che, in tempi incerti, ci sono pochi colpi da sparare per catturare la preda
2. Il gioco vale la candela: quando Timothy Geithner venne proclamato nuovo Segretario del Tesoro, il valore dei titoli americani crebbe di un trilione di dollari.
Le nomine di cariche senior sono la più grande fonte controllabile di valore, per organizzazioni di tutti i tipi e dimensioni.
3. Oltrepassare le barriere emozionali: è molto difficile assumere mentre si licenzia.
Rimanere vivi e superare la crisi potrebbero renderlo imperativo.
4. Sii proattivo: il 90% delle organizzazioni sono lente nel rimuovere cariche top che non rendono come dovrebbero. Immaginati una squadra di calcio che non licenzia il 90% dei suoi giocatori più scarsi.
5. Sviluppa le soft skill: mentre una rilevante esperienza è necessaria quando non si ha molto tempo per imparare, contesti turbolenti richiedono elevati livelli di competenze basate sull'intelligenza emotiva.
6. Lancia lontano la rete: nonostante le urgenze, assicurati di valutare un buon numero di candidati, sia al tuo interno, sia al tuo esterno. Questo pone un limite più elevato alle decisioni in materia di personale.
7. Valuta con disciplina: coinvolgi un numero limitato di esperti selezionatori, che conducano colloqui ben strutturati e controlli sulle referenze effettive. Il processo e i partecipanti sono entrambi fattori chiave.
8. Abbi il coraggio di chiudere: non è facile pagare bene quando si tagliano i costi. Però, se ti sei mosso bene, pochi investitori riceveranno un buonuscita significativa.
9. Sostieni l'integrazione: molte società lasciano i loro manager in balia degli eventi. Come conseguenza, molti non ce la fanno. Un'integrazione ben pianificata aumenta drasticamente le possibilità di avere successo.
10. Affina le tue capacità: nonostante l'importanza decisiva di scegliere le persone giuste per avere successo nella propria carriera e per il bene della società, molti di noi non hanno studiato come farlo. La buona notizia è che scegliere le persone giuste non è un mistero, né un arte, o il risultato di un'intuizione geniale. E' una capacità e una disciplina che può essere appresa e dovrebbe esserlo per il tuo successo.
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