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martedì 20 ottobre 2009

Perchè il Dow Jones ha infranto quota 10.000 e perchè bisogna stare attenti ancora al proprio portafoglio?

di Robert Reich


Come ha fatto il Dow Jones ad infrangere i 10.000 mentre il resto dell'economia è nella toilet ?

1- Gli utili aziendali sono saliti, principalmente perchè le compagnie hanno tagliato i costi. I salari rappresentano il 70% dei costi della maggior parte delle compagnie, il che significa che hanno tagliato pesantemente posti di lavoro.Alla fin fine questa è una strategia di auto-difesa. Se i lavoratori non hanno un lavoro o temono di perderlo, non consumeranno ed i profitti delle compagnie prima o poi svaniranno.

2- Il debito pubblico ha colmato il buco lasciato dai consumatori e dalle aziende, quando quest'ultimi hanno iniziato a ridurre il loro debito. Il debito pubblico, in altre parole, ha fermato la caduta dell'economia ma non la può tenere in piedi per sempre, almeno credo.

3- Con dei dati occupazionali così orridi, Wall Street immagina che la FED terrà i tassi d'interesse al minimo per un certo tempo, e continuerà ad allagare l'economia di denaro. Questa è un'ottima notizia per la Borsa perchè vuol dire che il costo del denaro rimarrà basso e con liquidità a basso costo la Borsa può praticamente fare scommesse su ogni cosa che esista al mondo.Come risultato le borse continuano a salire. Ma anche questa situazione è temporanea.Ad un certo punto la FED inizierà a preoccuparsi dell'inflazione e della caduta del dollaro.

4- Gli investitori di ogni sorta vogliono arrivare in anticipo e cavalcare l'onda.Fondi pensione, fondi comuni ed altri investitori istituzionali immaginano che il mercato "Toro" abbia un maggiore vigore perchè altri investitori lo cavalcheranno.Pensate allo schema Ponzi tanto per capirci.Ottimo per adesso, ma attenzione a non rimanere col cerino acceso in mano.

In altre parole tutta questa è solo "fuffa" temporanea, gente.Chiunque non abbia ancora capito che non c'è quasi relazione tra il Dow Jones e l'economia reale merita di perdere la camicia nel casinò di Wall Street.

(Tratto da Robert Reich's blog)

mercoledì 14 ottobre 2009

La piccola e media impresa sopravviverà?

di Maurizio Siciliano


Oggi mi è capitato di sentire l'ennesimo cliente, titolare di una piccola impresa, con i nervi a fiordi pelle al ritorno da un ennesimo incontro-scontro con una banca per un piccolo finanziamento!
L' umore di questi titolari di piccole e medie imprese in questo momento è pessimo. Banche, fisco e burocrazia assediano in maniera non più sopportabile la base del nostro tessuto industriale.

lunedì 12 ottobre 2009

Punti di vista e salto di paradigma

di Paola Danese


Prendo spunto da un vespaio sollevato di recente durante una riunione con i responsabili della forza vendita di un negozio di abbigliamento di alta gamma: in una fase di inattività dovuta alla stagionalità delle vendite in quel settore, ho proposto di ampliare i compiti delle commesse alle pulizie.
Sì, lo confermo: vere e proprie pulizie! pavimento, vetri, vetrine, spolverare gli scaffali… sembrava volessi far risparmiare alla proprietà un paio di fatture dell’impresa di pulizie e dall’altra trasformare delle professioniste della gestione del cliente in Cenerentole dei nostri tempi da precari!

giovedì 8 ottobre 2009

Innovare di più con meno

di Franco Vergnano

Il futuro dell’innovazione risiede nel realizzare prodotti che creino maggiori opportunità, utilizzando meno risorse, e che quindi possano essere destinate a più persone. L’Italia ha il grande vantaggio strategico del design, ma deve investire di più sui giovani innovatori. C.K. Prahalad a colloquio con Franco Vergnano.