tag:blogger.com,1999:blog-8276928881921010294.post4479856622188864889..comments2013-05-07T09:59:07.843+02:00Comments on BlogoSphera: Coinvolgere: aziende e spirito di comunitàSphera Grouphttp://www.blogger.com/profile/11738911396137130247noreply@blogger.comBlogger3125tag:blogger.com,1999:blog-8276928881921010294.post-38769534815907321432009-09-14T13:21:30.297+02:002009-09-14T13:21:30.297+02:00Ma la comunità non deve essere una scusa... per l&...Ma la comunità non deve essere una scusa... per l'italiano medio :-)<br /><br />Il pensiero di Minztberg parte da un contesto anglosassone nel quale alcune prassi di gestione organizzativa sono decisamente consolidate.<br /><br />Si disquisisce sui differenti stili di leadership, più o meno comunitari, più o meno staccati dal management vero e proprio.<br /><br />Non viene presa in considerazione la problematica della presenza o della mancanza di una leadership, cioè di qualcuno che diriga e faccia percorrere una strada.<br /><br /> Spesso quello che riscontriamo nelle organizzazioni aziendali italiane è una mancanza pesante di leadership che spesso viene sostituita da un finto senso di comunità nel quale tutti sono autorizzati a dire la loro e creare il loro personale processo direzionale: praticamente anarchia burocratizzata.<br /><br />Il feedback esiste come conseguenza di una comunicazione direttiva, non deve essere la direzione stessa. Altrimenti si utilizzano veramente i dipendenti come scusa per non assumersi delle responsabilità al vertice.<br /><br />Le responsabilità vanno gestite non scaricate... ce la possiamo fare?Errico Grisothttp://www.spheragroup.itnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8276928881921010294.post-6029097876142747502009-09-11T12:41:18.156+02:002009-09-11T12:41:18.156+02:00Bel colpo, questo articolo apre una bella breccia....Bel colpo, questo articolo apre una bella breccia.<br />Anche per me che sono un quasi totale ignorante di management, ma ho delle buone basi di teoria del controllo e dell'informazione.<br /><br />La mia impressione e` che in Italia il livello "top" di competenze sia talmente basso (specialmente dove bisognerebbe essere in grado di innovare), che fa molto piu` comodo "appiattire" tutti verso il basso. Cosi` la burocratizzazione e l'individualismo al vertice nascondono l'incapacita` di esporsi e competere, dando spesso importanza ad aspetti poco funzionali all'azienda e molto politici - aka "aziendalismo" - ovvero la salvaguardia delle in-competenze di alcuni vertici e dei "cuscinetti" protettivi di cui provano a circondarsi. Questo spiega in parte il perche` i vertici siano molto spesso restii a recepire istanze di cooperazione e di direzione dal basso. Specie quando, in "basso", c'e` gente brava a fare il proprio lavoro e a dare indicazioni. <br /><br />Osserverei anche che questo fa a pugni con il principio di teoria dell'informazione per cui "Feedback increases Capacity". Questo non significa che il feedback sia obbligatorio, certo e` che la capacita` di reagire velocemente e con precisione diventa un vantaggio competitivo per una azienda. Insomma, la cooperazione aiuta il feedback nei processi aziendali. E no feedback, no party.<br /><br />Altri pointer interessanti: teoria dei giochi cooperativi, ampliamente applicata a modelli economici, ecologici e sociali da molti anni. Probabilmente molti risultati in quell'ambito sono gia` noti, ma sarebbe interessante capire quali applicazioni hanno avuto nella teoria dell'organizzazione aziendale.Francescohttp://www.google.comnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8276928881921010294.post-11725750476571658892009-09-10T17:46:00.502+02:002009-09-10T17:46:00.502+02:00.....Attraverso questa newsletter qualcuno ha capi........Attraverso questa newsletter qualcuno ha capito che stava sbagliando qualcosa ed ha cambiato rotta...Grazie!!!Anonymousnoreply@blogger.com